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al testo di Ivan Pozzoni
La ballata della raccomandata
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Che ti perplima che stia aiutando la mia compagna a trovar lavoro, mi delude al quadrato, forse chi c'ha un genitore con la fabbrichétta corre meno rischi di rimaner disoccupato, e spesso nemmeno corrobora la sensibilità che, in una mente disperata e vinta, basti a crear forza e speranza anche far finta. Queste, alla faccia del cazzo, sono le risposte di chi lavora nel sociale, ore ed ore a dis-educar ragazzi, esperta nell’arte di sapersi far raccomandare, che, se ti va male, attendi, anche dieci anni, in una casa guadagnata col sudore, sì, il sudore della fronte della fabbrica del genitore. Cosa dire, ti auguro, molto in fretta, di cadere e farti male, senza babbo e mamma che ti segnalino immediatamente al direttore, di una cooperativa dove il proletario sperimenta anni e anni di precariato, e te, magari, oggi, c’hai l’indignità d’un contratto a tempo indeterminato. [inedito, 2017]
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Ivan Pozzoni
- 14/12/2017 14:43:00
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La risposta era chiarissima. Chi si «auto-proclama», chiacchiera. IO amo chiacchierare con «atti» e «fatti». Però, mi limito sempre a esprimere la mia opinione (i miei commenti non erano rivolti alla tua). Gli altri facciano come meglio credano, avendone tutti i diritti. Io sono molto "estremista", massimalista. Non essendo integralista, non escludo mai «posizioni intermedie», o moderate [fuori tema: i commenti non centrano col testo. Poi ci sgridano] ciaooooo
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Angelo Ricotta
- 14/12/2017 14:28:00
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Evidentemente non mi sono spiegato con sufficiente chiarezza. Non ho un suv e disprezzo la vita trendy. Ma se ne avessi la possibilità certo che raccomanderei mio figlio. E non mi si venga a fare la morale. Nella mia lunga vita ne ho conosciuti di tipi che si autoproclamavano campioni di "dovere morale e civile" e invece si facevano solo gli affari loro. Altra gente che disprezzo sono gli ipocriti e i bugiardi.
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Ivan Pozzoni
- 14/12/2017 13:38:00
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Io cerco di vivere in maniera alternativa. Le fabbrichette, i Suv, la vita trendy, le lascio ai "fortunati". Chi ha, ha il dovere, morale e civile, di dare un sostegno a chi merita e non ha. Se usa ciò che ha al mero fine di beneficiare filiifamiliae, amanti, amici, non si lamenti se, in momenti di crisi terrificante, rischierà tutto, ottenendo disprezzo e rancore.
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Angelo Ricotta
- 14/12/2017 09:20:00
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Trovo interessante la tua poetica, sia per lo stile che per il contenuto. Mi piacerebbe commentarle tutte e in dettaglio le tue poesie ma il tempo è tiranno e, francamente, ne hai pubblicate troppe insieme. Bisogna dar tempo alle persone di assimilarle una alla volta. Vale per tutti. Una sola considerazione sul contenuto della specifica poesia (sullo stile niente da ridire, mi piace). Ce lavessi io una fabbrichetta per raccomandare qualcuno per un posto fisso. Suvvia non facciamo gli ipocriti come quelli in tv! Perciò considero fortunati quelli che possono. Li invidio, vorrei essere capace anchio di fare lo stesso. Qui siamo al si salvi chi può.
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